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Forcella STRIT

TRIANON | Forcella Strit

Sperimentazione di nuove forme di comunicazione teatrale per la valorizzazione di un teatro storico qual è il Trianon confluite nello spettacolo Forcella Strit. Forcella Strit è un progetto che punta alla scoperta di talenti – spesso inconsapevoli o “oppressi” da situazioni di difficoltà in aree di particolare disagio sociale come il quartiere Forcella – e alla diffusione di una cultura della relazione umana e dell’arte come forma di riscatto.

Tra le sue attività più significative, l’iniziativa ha previsto la creazione di un laboratorio permanente, ospitato all’interno del cosiddetto Teatro del Popolo, che ha offerto, da un lato, al Trianon Viviani la possibilità di attingere a un bacino di attori, musicisti e cantanti e, dall’altro, a una generazione di ragazzi cosiddetti borderline di sfruttare un’occasione di riscatto mediante laboratori di canto e di recitazione.

Lo spettacolo, infatti, ha favorito il debutto sul palcoscenico di una ventina di giovani talenti, tutti provenienti dal centro storico e da altri quartieri difficili di Napoli.

Un avviamento all’arte reso possibile grazie a una produzione teatrale internazionale che ha visto, tra i suoi assoluti protagonisti, un artista di fama mondiale qual è Abel Ferrara. «Forcella Strit» è stato uno spettacolo che ha aperto il cartellone del Trianon Viviani nella stagione 2018 e che ha portato in scena un dramma in chiave contemporanea di una Napoli che vuole essere vista e raccontata anche al di fuori dei soliti clichés.

L’idea della sceneggiatura è nata dall’incontro del regista americano con il suo eterno amico e alter ego Nino D’Angelo, quell’artista partenopeo che l’ha spinto a mettere in scena la sua idea in questa parte di città.

Forcella Strit ha raccontato una storia d’amore lunga due decenni, dal 1987 al 2007. Venti anni d’amore, ma anche venti anni di eventi, accadimenti, fatti di cronaca e fatti privati che hanno come palcoscenico Forcella, ovvero la sua minuscola strada che costituisce tutto il quartiere, in uno scenario segnato dalla forza delle relazioni – a volte soffocanti, a volte avvolgenti – racchiuso dalla parola napoletana «strit» («stretto») del titolo.

Tutto ha inizio in quella calda notte del maggio del 1987, la magica notte dello scudetto, quando l’intero quartiere si riversa in strada per una delle più trascinanti e coinvolgenti feste: un grande originale Carnevale dedicato a Maradona.

Una voglia di integrazione, di scoperta, di rinascita sono i sentimenti che hanno accompagnato l’organizzazione dello spettacolo e che hanno tenuto unito tutto il cast, fin dai primi momenti delle prove arrivando alle fasi promozionali dell’evento.

Obiettivo della Regione Campania, di Scabec e del Trianon Viviani, infatti, è stato quello di creare un circuito virtuoso tra Istituzioni, popolazione locale e quartiere, promuovendo l’integrazione e l’interazione tra i vari soggetti coinvolti nel progetto.

Uno spirito di inclusione che si è tradotto in una serie di azioni messe in atto al fine di aprire le porte del teatro, e quindi dell’iniziativa, a tutte le persone che vivono e popolano il quartiere.

Riferimento OR: OR 5 _Validazione ed integrazione in contesti reali
Attività: Attività n. 5.3 – La canzone napoletana, tra scenari digitali e nuove forme di spettacoli
Deliverable: D.5.3.1 Report tecnico sulla progettazione e sperimentazione del prototipo
Partner Attuatore: SCABEC SPA