Cappella Pignatelli

Il dimostratore è collocato essenzialmente a Cappella Pignatelli, una cappella sita nel cuore di Napoli, in piazzetta Nilo, donata dalla famiglia Pignatelli all’Università Suor Orsola Benincasa e interessata fra il 1999 e il 2007 dai necessari lavori di restauro della struttura e di sistemazione degli ambienti annessi, e poi, dal 2013 al 2015, dai lavori di restauro delle opere d’arte. Fra il 2016 e il 2017, infine, a cura dell’Università Suor Orsola Benincasa, sono state riportate e ricollocate su nuovi supporti nel sito originario, devastato dai furti degli anni Settanta, le importanti sculture di Diego de Siloe pertinenti alla cappellina di Caterina Pignatelli.
La Cappella è dunque ridiventata, grazie alla bellezza cui l’ha restituita quest’ultimo intervento di restauro, una splendida finestra sul centro storico di Napoli. Per valorizzarla ulteriormente, e mostrare i tanti percorsi che da questo luogo possono attraversare la città, mostrandone le storie, i costumi e la sua straordinaria tradizione artistica e culturale, sono state create cinque esperienze di visita interattive e multimodali.
Nella prima, che lo spettatore incontra proprio nello spazio sacro della Cappella, sono state realizzate tracce sonore spazializzate, con un racconto sul luogo e i suoi protagonisti, di cui si può fruire muovendosi liberamente e indossando cuffie wireless. Una seconda esperienza permette di “immergersi” in un video che riproduce lo spazio nella sua interezza, esplorabile a 360 gradi con la tecnica della cinematic virtual reality.
Attraverso visori immersivi, l’utente può assistere a una storia anch’essa ambientata tra le mura di questo edificio; una storia che tuttavia si collega ad un altro racconto per immagini, ambientato invece all’Università Suor Orsola Benincasa, dove l’area monumentale, i Musei e le collezioni d’arte della Cittadella monastica cinquecentesca – catalogati su piattaforma DatabencArt e fruibili tramite un’apposita postazione – ospitano anche un altro spazio attrezzato con un analogo visore immersivo, così da legare due storie e i due luoghi.
Nel proseguo del percorso, spostandosi verso la cantoria della Cappella, l’esperienza si arricchisce con applicazioni di realtà aumentata che per mezzo di un tablet consentono di osservare i dettagli della cupola che altrimenti non sarebbero visibili. Indirizzando i dispositivi in alcune zone, inoltre, l’utente può avere informazioni puntuali e contestuali. Questa soluzione tecnologica permette dunque di superare i confini fisici e arricchire di dettagli informativi l’osservazione dello spazio.
L’esperienza successiva, in una sala posta al piano superiore, permette invece di interagire per mezzo dei gesti ed esplorare modelli tridimensionali di alcune delle opere presenti nella Cappella.
L’ultima esperienza proietta il visitatore verso la città, in uno spazio che consente di percorrere itinerari culturali realizzati per il progetto, riferiti ad un ampio ventaglio di temi, epoche ed opere che mostrano le tante storie di che rendono Napoli straordinaria.
I percorsi, dai resti della Napoli greco-romana sino alla contemporaneità, la street art, le stazioni della metropolitana e le gallerie d’arte, e dal Centro Antico sino alla Sanità, Chiaia, Suor Orsola e i palazzi della Napoli Liberty, sono fruibili su un grande tavolo interattivo touch e al contempo proiettati sulle pareti, articolati in immagini, testi e mappe collegati ai percorsi scelti che si intende esplorare.
OR 5: Validazione ed integrazione in contesti reali
Attività 5.1: I musei Intelligenti
Deliverables: D.5.1.1 Report tecnico – I musei Intelligenti
PARTNER ATTUATORE:
UNISOB